É la più perfetta e solenne professione di fede di tutto il Vangelo, pronunciata dall’apostolo Tommaso davanti alla ferita del cuore di Gesù, davanti a quel corpo martoriato eppure vivo, davanti all’invito del Maestro che lo chiama a “fare esperienza” del suo corpo risorto! Ecco come la visione delle ferite gloriose del Signore risana la ferita del cuore di Tommaso! Ecco che l’incontro col Risorto riaccende la sua fede, il suo amore e gli permette di ritrovare i suoi fratelli.
Che il Signore Risorto conceda anche a noi, uomini e donne, viandanti per le strade di questo mondo, attanagliati dal dubbio e dall’incredulità e incapaci di credere senza vedere: di contemplare le sue ferite gloriose, di guarire le ferite del nostro cuore, di riaccendere la nostra fede e il nostro amore per sperimentare la gioia della comunione, testimoniare la bellezza della sequela Christi e avvicinarci con rispetto e tenerezza a quanti sono smarriti nei labirinti della solitudine e dell’emarginazione.
Superiora Generale,
Madre Amabile Galata'
