Sembrava un sogno, quando nella Congregazione, cominciò a balenare l’idea di “levare le àncore” della fede dai lidi di questa terra italiana e salpare per altre sponde alla ricerca di nuovi terrini da coltivare nel nome di Cristo.
Sembrava un assurdo, quando, nel 1965, nel Capitolo speciale che si svolse in quell’anno, fu deciso di aprire una prima missione. E le prime ipotesi di poterla realizzare si alternavano tra dubbi e incertezze, tra ansie e preoccupazioni, che tenevano sospeso l’animo nel prendere una decisione che sarebbe stata determinante nel cammino nella Congregazione.
Tuttavia, si viveva nella presenza, intessuta di fede, che, in un giorno non lontano, il sogno si sarebbe realizzato e l’assurdo sarebbe diventato certezza: Dio benedice largamente le opere del Suo amore.
I fini di Dio sono imperscrutabili…: “se avete fede quanto un granellino di senapa…” (Mt. 21, 21); “sto alla porta e busso” (Ap. 3, 20): e Dio nella sua infinita sapienza, guardava alla fede di questa Congregazione e bussava alla sua porta; ed ecco che, come per incanto, la volontà di Dio amorevolmente si presentava e, attraverso alcune circostanze occasionali, parlava, sollecitava, riscaldava, convinceva. Il sogno cominciava a prendere forma.
Si trattava soltanto di aspettare che i tempi fossero maturi. Il 12 marzo 1977, due Suore della Congregazione, Suor Flora e Suor Lucia, accompagnate dal Rev. P. Luigi Ferrari, ex ispettore dei Salesiani, che ne aveva incoraggiata l’iniziativa, partivano per Manila nelle Filippine per fare le prime, necessarie esperienze.